I Pistacchi sono nati in Persia, e sono sempre stati considerati frutti pregiati.
I Pistacchi sono nati in Persia, e sono sempre stati considerati frutti pregiati. Per comprendere origini e preziosità di questo frutto, e quanto antica sia la loro storia, facciamo un salto nel VI-V secolo a.C, anni in cui si attesta il completamento della Genesi, primo libro dell’Antico Testamento e della Bibbia, che menziona i Pistacchi come frutti preziosi per gli antichi ebrei.
11 Israele loro padre rispose: «Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti del paese e portateli in dono a quell’uomo: un po’ di balsamo, un po’ di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle. (Genesi, cap. 43 versetto 11)
In seguito, i Pistacchi, furono introdotti anche in Italia, sempre grazie agli Arabi che, a partire dal VII secolo, iniziarono la conquista della Sicilia. Il “granaio di Roma” si dimostrò dunque il luogo ideale anche per la coltivazione dei Pistacchi, che trovarono terreno fertile alle pendici dell’Etna.
Tra i principali produttori di Pistacchi abbiamo Iran e Stati Uniti, seguiti da Turchia, Grecia, Italia e dagli orientali Afghanistan, Pakistan e India. Si aggiunge all’elenco una “giovanissima” Spagna, entrata da poco nel mercato del pistacchio, che, nel 2022, ha superato i 70.200 ettari di superficie coltivata, e che, secondo studiosi e opinionisti, tra circa dieci anni, la Spagna sarà il quarto produttore mondiale di pistacchi.
I Pistacchi Iraniani sono tra i più pregiati e di alta qualità e questo – il mese di ottobre – è proprio il loro periodo di raccolta. I Pistacchi iraniani, come anche quelli californiani, caratterizzati da calibro, consistenza e croccantezza, sono ideali per essere salati e tostati. Hanno generalmente forma allungata, anche se esistono varietà dalla forma tondeggiante.
I Californiani sono pistacchi che si distinguono per le piante vigorose e la resa produttiva elevata. Le varietà più interessanti sono Kerman, Red Aleppo, Sfax, Trabonella.
Le varietà di Pistacchi coltivati in Turchia presentano diverse caratteristiche fra loro, dalla dimensione al colore del frutto che varia dal verde chiaro al rosso chiaro, al rosso più scuro fino ad arrivare ad un bianco rossastro. Uzun, Kirmizi, Abiad Miwhy, Achouri, Aintaby, Ayimi, El-Batoury, El-Jalale sono gli orientali e musicali nomi delle principali varietà turche.
I Pistacchi originari della Grecia hanno caratteristiche simili al pistacchio italiano, stesso colore verde acceso ma sapore leggermente più insipido. Sono coltivati prevalentemente nella regione di Almyros e nell’Attica, dove vengono conditi secondo la tradizione greca con sale e limone e appassiti al sole. Fra le varietà più pregiate vi è il Pistacchio di Egina, conosciuta anche come “l’isola dei pistacchi”.
Infine, eccoci con la presentazione dei pistacchi provenienti dall’Italia che occupa in classifica il 19° posto tra i produttori mondiali di pistacchio in guscio. Come tutti sanno, la regione dedita alla coltivazione del pistacchio è la Trinacria, la bella Sicilia, che, con il Pistacchio verde di Bronte, si aggiudica il titolo di “pistacchio più buono del mondo”.
Il Pistacchio verde di Bronte
Tutti gli appassionati di frutta secca sanno che il “vero pistacchio” è quello siciliano, il Pistacchio di Bronte. Certificato DOP dal 2009, il pistacchio di Bronte è particolare per il suo inconfondibile colore verde e il sapore deciso e aromatico. Queste caratteristiche sono dovute al clima mediterraneo e al fertile terreno vulcanico; infatti, i comuni di Bronte, Adrano e Biancavilla, dove sono presenti le coltivazioni di pistacchio, si trovano tutti in provincia di Catania, situata ai piedi dell’Etna. I Pistacchi di Bronte sono caratterizzati da una texture oleosa che li rende frutti ideali per la ricettazione in pasticceria e gelateria; inoltre, il tipico colore verde brillante si presta in modo particolare a decorazioni culinarie e pasticcere – il cannolo siciliano senza la sua verde granella non avrebbe lo stesso fascino!
Non solo Bronte! La Sicilia, su una superficie di 250 ettari, produce anche un’altra varietà, dal colore smeraldo e dal sapore dolce, il pistacchio di Raffadali, DOP dal 2021, la cui peculiare bontà gli è valsa l’appellativo di “oro verde di Sicilia”.
La selezione Santo Santaniello
Santo Santaniello sostiene l’agricoltura italiana di qualità e promuove ogni iniziativa relativa alla valorizzazione delle eccellenze del territorio: nella nostra offerta, oltre a quelli italiani, includiamo i pistacchi iraniani, turchi, californiani. Ognuno di essi, come abbiamo potuto vedere, ha “qualità differenti ma tutte di qualità”. Una ripetizione, questa, che considera e sottolinea come ogni luogo abbia la sua eccellenza, diversa e allo stesso tempo sempre di alta qualità.
La volontà è soddisfare le esigenze dell’industria di trasformazione del prodotto frutta secca, che seleziona e sceglie i pistacchi a seconda di consistenza, grandezza e sapore. Questi requisiti variano a seconda della destinazione d’uso, della tipologia di ricetta e anche di stile.
Ciò che caratterizza la nostra produzione, indipendentemente dall’origine, consiste sempre in un unico essenziale ingrediente: il PISTACCHIO NATURAL NUT.